Dove tornerà Cristo? (parte II) – il Principio di Unificazione (dott. Tyler Hendricks)
DOVE TORNERÀ CRISTO? Nella puntata conclusiva della serie di presentazioni sul Principio di Unificazione, il dott. Tyler Hendricks prosegue l’indagine su dove tornerà Cristo, analizzando lo spostamento del centro della civiltà umana, i recenti sviluppi religiosi e filosofici in Corea e la sua storia recente di liberazione dalla dominazione giapponese e di divisione al 38° parallelo causata dal conflitto ideologico tra comunismo e democrazia.
Ecco il quarantaduesimo e ultimo video della serie sul Principio di Unificazione, realizzata dal dott. Tyler Hendricks. Il dott. Hendricks è stato presidente del Seminario Teologico dell’Unificazione (UTS) a New York City, dal 2000 al 2010.
Ben ritrovati alla Strada della Felicità. Continuiamo da dove ci siamo lasciati la scorsa puntata, rispondevamo alla domanda ‘dove tornerà Cristo?’.
Quinto, tutte le civiltà dovranno culminare nella terra di Corea e questo include civiltà che si sono sviluppate sulla terraferma e civiltà nate sulle rive dei fiumi e vicino al mare.
Guardiamo prima dal punto di vista delle masse continentali. Le antiche civiltà continentali che sorsero in Egitto e in Mesopotamia trasmisero la loro eredità alle civiltà peninsulari della Grecia, di Roma e della penisola iberica, e in seguito all’isola della Gran Bretagna. La cultura di questa civiltà insulare fu ereditata dagli Stati Uniti, una civiltà continentale. La direzione fu poi invertita e gli Stati Uniti trasmisero la loro cultura alla civiltà insulare del Giappone. Ora, il culmine della civiltà deve fiorire nella penisola coreana, dove nascerà il ritorno di Cristo.
Dalla prospettiva dei corpi idrici, le civiltà fluviali che sorsero attorno al Nilo, al Tigri e all’Eufrate tramandarono la propria eredità alle civiltà in prossimità del Mar Mediterraneo: la Grecia, Roma, la Spagna e il Portogallo. In seguito, queste passarono la loro eredità alle civiltà sull’oceano atlantico: ovvero, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti. Il culmine della civiltà si manifesterà attorno all’Oceano Pacifico, che connette gli Stati Uniti, il Giappone e la Corea.
Sesto, Dio preparò l’era assiale della Corea. Karl Jaspers sviluppò la teoria dell’era assiale, un periodo di sostanziale sviluppo filosofico e religioso attorno al V secolo a.C, in cui sorsero la dottrina di Buddha, il Buddhismo, la dottrina di Confucio, il Confucianesimo, la dottrina di Lao-tzu, il Taoismo, lo Zoroastrismo e la filosofia greca, grazie a Socrate, Platone e Aristotele.
Proprio come questi sviluppi filosofici e religiosi costruirono la fondazione della coscienza e dell’anima per accogliere Gesù, l’Era assiale coreana vide sorgere numerosi movimenti. Il Maestro Choe Je-u [1824-1863], noto anche come “Su-un”, fondò il Movimento Donghak, che si opponeva alla contaminazione occidentale e invitava a ricercare la strada per il Cielo. Il Maestro Su-un e il suo successore, Hae Wol, furono martiri. Il Maestro Gang Il-sun (1871-1909), noto anche come “Jeung-san” fondò il Jeungsan Do. Il Maestro Pak Joong-bin (1891-1943), noto anche come “Sotaesan” fondò il Buddhismo Won. Il Maestro Na Chul (1863-1916), noto anche come “Hong-am”, fondò la Dae Jong Gyo.
Queste persone e altre ancora svilupparono forme moderne del Confucianesimo, del Buddhismo, del Taoismo e delle fedi indigene coreane. Per quanto riguarda il Cristianesimo, il Cattolicesimo dal 1784 e il Protestantesimo dal 1884 hanno preparato la fondazione spirituale affinché la Seconda Venuta del Messia potesse nascere in mezzo al popolo coreano.
Dio ha preparato il popolo coreano quale nazione centrale durante il periodo di preparazione per la venuta del Messia. Duemila anni fa, per accogliere Gesù, Dio preparò Israele e Dio preparò la Corea allo stesso modo, per accogliere la Seconda Venuta del Messia.
Durante la Prima e la Seconda guerra mondiale, nel culmine del periodo di preparazione per la Seconda Venuta del Messia, qual era la situazione del popolo coreano?
Dal 1905 al 1945, la Corea attraversò un periodo di 40 anni sotto il dominio dell’Impero giapponese, durante il quale fu letteralmente sospesa tra la vita e la morte. Il Giappone cercò di sradicare la storia e la lingua coreana e impose persino che le persone adottassero nomi giapponesi.
Dopo la Prima guerra mondiale, in opposizione al Giappone, il 1° marzo 1919 33 leader religiosi, tra cui 15 cattolici, 16 protestanti e 2 buddisti, in rappresentanza della Corea, inaugurarono un movimento per l’indipendenza. Quel giorno, lo spirito della Corea si innalzò grazie alla guida di questi leader religiosi.
Seguirono molteplici manifestazioni di indipendenza, in cui più di 7000 coreani persero la vita, tra cui una ragazza di 16 anni, Yu Kwan-sun. Tale sacrificio dei coreani preparò l’altare per la nascita del Secondo Avvento del Messia.
A seguito della sconfitta dell’Impero giapponese nella Seconda Guerra Mondiale, la Corea divenne finalmente indipendente.
Tuttavia, poco dopo, a causa della divisione nella penisola coreana e della Guerra di Corea, la nazione si ritrovò nell’agonia per via del conflitto ideologico tra Stati Uniti e Unione Sovietica, che esplose in Corea.
Durante gli oltre 70 anni che sono trascorsi dall’indipendenza coreana, il comunismo mondiale, con a capo l’Unione Sovietica, si è arreso, e la Repubblica di Corea è passata da una delle nazioni più povere del mondo ad essere una delle 10 più grandi potenze economiche mondiali. L’epoca d’oro della Corea si sta avvicinando. L’influenza della cultura coreana si sta diffondendo in Asia e in tutto il mondo.
In questo momento, il mondo sta affrontando un momento critico. Dobbiamo liberare la Corea del Nord e raggiungere l’unificazione delle due coree. Tutti questi fenomeni stanno accadendo poiché la fortuna celeste sta giungendo in Corea.
La Corea ha il potenziale di diventare una nazione ideale, con un futuro pieno di pace, libertà, felicità, interdipendenza, prosperità comune e valori universalmente condivisi.
Questa è l’ultima puntata della nostra serie di presentazioni sul Principio di Unificazione del Rev. Sun Myung Moon. Riguardiamo un momento ciò che abbiamo presentato quale Strada della Felicità.
Si tratta di una filosofia d’amore. Dio è amore e la creazione è un’espressione maschile e femminile dell’amore. Nel matrimonio e nella famiglia possiamo trovare la piena esperienza dell’amore e questo amore ha la forza di rendere questo mondo una famiglia sotto Dio.
È logico, quindi, pensare che sia stato l’abuso dell’amore ad aver trasformato questo mondo in un campo di battaglia sotto Satana e che sia la restaurazione dell’amore ad aprire la strada verso la felicità.
Ma, noi che siamo nati in mezzo a questa guerra non possiamo sapere cosa sia davvero l’amore. L’amore deve venire da un luogo di pace, da Dio, attraverso il figlio e la figlia di Dio, il Messia.
Nel 1976, la rivista Newsweek intervistò il Rev. Moon e gli chiese se egli fosse il Messia. Egli rispose “sì, e lo siete anche voi”.
Il Rev. Sun Myung Moon dedicò i 93 anni della sua vita sulla terra a realizzare la sua missione in ogni parte del mondo. I suoi discorsi e le sue opere parlano per lui.
Sua moglie sta continuando il suo lavoro, la dott.sa Hak Ja Han Moon. Noi siamo la sua famiglia e i suoi sostenitori e ci stiamo impegnando per riportare l’amore autentico nella famiglia, nelle comunità di fedeli e nella società, e indicare il cammino verso la felicità, il Regno di Dio in terra e in cielo. Vi invitiamo ad unirvi a noi. Grazie per la vostra preziosa attenzione, possa Dio guidare costantemente le nostre vite.