Il Processo di Creazione e il Periodo di Crescita – dott. Tyler Hendricks
Prosegue la serie sul Principio di Unificazione a cura del dott. Tyler Hendricks. L’argomento di questa puntata è Il Processo di Creazione e il Periodo di Crescita.
Proprio come la creazione di Dio si sviluppò attraverso un periodo di tempo, il Principio evidenzia come tutte le cose create richiedono un periodo di crescita. Nessuna pianta diventa un albero nel momento in cui germoglia, nessun neonato diventa adulto all’alba della sua vita. Tutti i fenomeni all’interno dell’universo creato portano frutto solo a seguito di un periodo di tempo. Questo perché tutte le cose furono concepite in modo che raggiungessero la maturità dopo uno specifico periodo di crescita.
Tuttavia, gli esseri umani sono stati creati in maniera unica. Cosa abbiamo di unico? Raggiungiamo la maturità non solo grazie alla forza indipendente del principio, ma anche realizzando una data porzione di responsabilità. […] Il fatto che Dio abbia creato gli esseri umani in modo che raggiungessero la perfezione completando la responsabilità personale significa che il desiderio ultimo di Dio era di conferire un livello di potere creativo paragonabile al Proprio.
Quindi, Egli diede agli esseri umani una porzione di responsabilità nella quale neppure Egli poteva interferire. Ciò fu per dare all’umanità il diritto di stare nella posizione di creatore ed esercitare dominio sul resto della creazione, proprio come Dio esercita dominio sull’umanità. Siamo stati davvero creati a Sua immagine!
Bentornati alla nostra discussione sul Principio di Unificazione. Sono il vostro presentatore Tyler Hendricks. Nell’ultimo episodio, abbiamo visto che per manifestare il nostro valore originale, dobbiamo dirigere i nostri desideri verso la bontà, secondo la coscienza e in accordo alla base delle quattro posizioni concepita da Dio, fondata sulla lealtà, sulla fedeltà e sulla pietà filiale. Questo è lo standard che può guidare il nostro stile di vita verso la realizzazione della felicità.
Ma tutti ammettiamo di dover crescere per arrivare alla destinazione. Come cresciamo? Grazie alla nostra auto-disciplina? Ci giunge per grazia divina? Come raggiungiamo la piena maturità? Affrontiamo tutto ciò in questa presentazione.
Dio agisce per mezzo di ordine, legge e principio, come abbiamo visto, cosicché tutti i suoi metodi sono interpretabili dalla scienza. Nel creare il cielo e la terra, Dio utilizzò dei principi. Non creò semplicemente con la sua forza di volontà, o per magia. Anzi, Egli creò tutte le cose attraverso un periodo di tempo, seguendo idee, concetti, regole che possono essere espresse matematicamente utilizzando l’intelletto. Egli investo inoltre la sua energia e volle manifestare la bellezza, esprimendo così la sua volontà e il suo cuore. Il Principio di Unificazione abbraccia la scienza. La scienza e la religione hanno lo stesso scopo.
Albert Einstein disse “La scienza senza la religione è cieca, la religione senza la scienza è zoppa”.
Oggi, la teoria del Big Bang è largamente accettata come spiegazione dell’origine del cosmo. Essa afferma che l’universo ebbe inizio da un unico punto, definito singolarità, che esplose circa 15 miliardi di anni fa. Inoltre, la teoria afferma che l’universo prima del big bang era solamente uno stato di energia e questa energia provocò l’esplosione.
L’universo ha continuato ad espandersi e continuerà a farlo ulteriormente. L’età approssimativa della nostra terra è stimata essere di 4,6 miliardi di anni. La comparsa della forma di vita più primitiva è collocata circa 3,5 miliardi di anni fa.
Quindi, Dio ha impiegato un enorme lasso di tempo per creare gli esseri umani, a partire dagli stadi più bassi dell’esistenza e avanzando progressivamente verso stadi dell’esistenza più elevati, dalla dimensione subatomica, agli atomi, alle molecole, agli organismi unicellulari, alle piante e infine allo stadio degli animali.
Questa teoria unisce evoluzione e creazione. Gli scienziati riconoscono che le questioni riguardanti l’origine del big bang sono in ultima analisi al di là della sfera della scienza umana.
Di conseguenza, quasi 40% degli scienziati americani ha forti convinzioni religiose. Dio non si è riposato dal momento della creazione dell’universo. Persino oggi Egli continua a rivelare la sua natura creativa. Egli continua a partecipare al ciclo della natura, alla nascita e alla morte degli organismi, e al corso della storia umana. Quindi, Dio non è un Dio che risiede fuori dalla creazione come essere trascendentale. Egli è onnipresente, ed esiste sia all’interno che all’esterno, trascendente e tuttavia immanente.
I sei giorni indicati nel primo capitolo della Genesi rappresentano sei stadi della creazione dell’universo.
Questi corrispondono alle 6 ere individuate dalla scienza moderna: l’adeano, l’archeano, il proterozoico, il paleozoico, il mesozoico e il cenozoico.
Gli autori della Genesi misero in evidenza sei giorni per identificare il settimo giorno come giorno di riposo. Il processo della creazione di Dio durò sei giorni e il settimo giorno Egli si riposò. Egli inoltre ordinò che nessuno lavori il settimo giorno. Quindi, anche noi dovremmo riposare nel giorno di riposo per rendere onore al giorno di riposo di Dio.
Proprio come la creazione di Dio si sviluppò attraverso un periodo di tempo, il Principio evidenzia come tutte le cose create richiedono un periodo di crescita. Nessuna pianta diventa un albero nel momento in cui germoglia, nessun neonato diventa adulto all’alba della sua vita. Tutti i fenomeni all’interno dell’universo creato portano frutto solo a seguito di un periodo di tempo. Questo perché tutte le cose furono concepite in modo che raggiungessero la maturità dopo uno specifico periodo di crescita.
Tutte le cose, nel percorso verso la maturità, percorrono 3 stadi ordinati di crescita, che chiamiamo formazione, crescita e completezza.
Anche gli esseri umani passano attraverso gli stadi di formazione, crescita e completezza nel loro percorso verso la maturità.
Tutte le cose, durante il processo di crescita, sono destinate a crescere in accordo al principio stesso, in maniera autonoma. Durante questo periodo, Dio, come supervisore ultimo, dirige la crescita indirettamente, attraverso il principio, e forma una relazione con il risultato della crescita. Il Principio chiama questo la dimensione del dominio indiretto di Dio o la dimensione del dominio per mezzo dei risultato del principio.
Tuttavia, gli esseri umani sono stati creati in maniera unica. Cosa abbiamo di unico? Raggiungiamo la maturità non solo grazie alla forza indipendente del principio, ma anche realizzando una data porzione di responsabilità. Esaminiamo le parole di Dio ad Adamo ed Eva.
Egli disse: “Nel giorno in cui ne mangerete, certamente morrete!” Questo significa che la decisione di obbedire e di non mangiare il frutto o di disobbedire e mangiare il frutto non fu affatto una decisione di Dio. Fu la decisione di Adamo ed Eva. Quindi, la nostra maturità non dipende solamente dalla forza di Dio. Dio non diede il comandamento a nessun altro animale, a nessun altra creatura, solamente a noi. Ci diede una responsabilità umana. Dobbiamo realizzarla per diventare completi!
Il fatto che Dio abbia creato gli esseri umani in modo che raggiungessero la perfezione completando la responsabilità personale significa che il desiderio ultimo di Dio era di conferire un livello di potere creativo paragonabile al Proprio.
Quindi, Egli diede agli esseri umani una porzione di responsabilità nella quale neppure Egli poteva interferire. Ciò fu per dare all’umanità il diritto di stare nella posizione di creatore ed esercitare dominio sul resto della creazione, proprio come Dio esercita dominio sull’umanità. Siamo stati davvero creati a Sua immagine!
Qui sta la caratteristiche unica ed essenziale del Principio di Unificazione. Possiamo suddividere le religioni in due categorie: auto-sufficienti e salvifiche. Le religioni auto-sufficienti promuovono la responsabilità personale nell’ottenimento della salvezza. Il Buddismo è un esempio di queste. Le religioni salvifiche esprimono la necessita di un Dio e di un salvatore per raggiungere la salvezza. Il cristianesimo è un esempio di questo.
Il Principio di Unificazione esprime il bisogno della cooperazione tra Dio e l’uomo e la donna per raggiungere la salvezza. La perfezione si raggiunge solo quando gli esseri umani realizzano la loro responsabilità in aggiunta alla responsabilità di Dio. Quindi, per esempio, il beneficio del sacrificio di Cristo sulla croce fu possibile per decisione di Dio, ma il fatto di credere e di raccogliere questi benefici o meno dipende da noi.
Grazie al completamento della porzione umana di responsabilità, risiederemo nella dimensione del dominio diretto di Dio. La dimensione del dominio diretto di Dio si riferisce ad uno stato di unità di cuore con Dio, come uomini e donne perfetti che insieme formano una famiglia attraverso la base delle quattro posizioni, nella quale essi vivono una vita di bontà, scambiandosi amore e bellezza. Tali esseri umani vivono in armonia come membri unici dello stesso corpo, che riceve le direttive dal sistema nervoso centrale e perciò tutti comprendono il cuore di Dio, conoscono la Sua volontà e realizzano lo scopo di creazione in accordo ad essa.
Questo è il raggiungimento e l’esperienza dell’Emmanuel nelle nostre vite, che significa “Dio con noi”. Com’è meraviglioso poter dire che Dio è sempre con noi, che Dio mangia, dorme, va e viene, è felice o triste insieme a noi! Quale meraviglia! Questo è lo scopo di creazione di Dio ed è la realtà del dominio diretto di Dio.
Spero che tutti voi possiate risiedere nella dimensione del diretto dominio di Dio e raggiungere l’Emmanuel, in sintonia con Dio, nell’azione e nel riposo.
Ora giungiamo alla domanda della vita dopo la morte. Possiamo vivere una vita meravigliosa per cento anni, ma è tutto ciò che ci aspetta? In noi c’è un orizzonte più ampio, il desiderio di una vita oltre la vita. Ma come possiamo sapere come sarà la vita nell’aldilà? Parleremo di questo nella prossima presentazione.
Grazie tante per l’attenzione. Alla prossima.