Che cosa significa veramente “generato”? Come le parole incomprese possono portare all’inutile divisione
di Rev. Franco Famularo / Traduzione di Stefano Stefani e Giuseppe Calì
Il Rev. Franco Famularo (Seminario Teologico dell’Unificazione, classe 1994) vive a Montreal, in Canada, e opera come Segretario Generale della Universal Peace Federation del Canada. Egli è anche Vice Presidente del Consiglio d’Amministrazione del Seminario Teologico dell’Unificazione. Le opinioni qui espresse sono le sue.
La parola inglese “generato” è problematica per l’insegnamento unificazionista, sia all’interno della famiglia unificazionista, sia negli sforzi degli unificazionisti nel testimoniare oltre ai loro circoli, soprattutto, ma non solo, ai cristiani. Questo articolo cerca di ottenere una posizione di mediazione.
Ci sono troppe lezioni dalla storia che dimostrano come una lettera, una parola o una frase hanno portato ad incomprensioni di divisione, e in alcuni casi storici ed eccezionali, a conflitti violenti.
Per brevità, si consideri che la chiesa cristiana nel terzo e quarto secolo alla fine si è divisa a causa dell’uso di una sola lettera.
Era Gesù “homoousios” (ομοούσιος) o “homoiousios” (ὁμοιούσιος)?
Senza conoscere la lingua greca, è facile perdere le sfumature. Tuttavia, uno dei principali temi al Concilio di Nicea nel 325 d.C. era se Gesù fosse della stessa sostanza di Dio (homoousios) o di una sostanza simile (homoiousios). La lettera “i” ha fatto la differenza.
Ciò ha portato alla scissione tra Ario, che credeva che Gesù fosse di una sostanza simile a Dio, ma non Dio stesso, e Atanasio e coloro che alla fine si sono allineati con l’imperatore Costantino al Concilio di Nicea e che avevano concluso che Gesù fosse della stessa sostanza di Dio stesso. Dal punto di vista del Cristianesimo di Nicea, Gesù è Dio.
In seguito la questione fu se lo “Spirito Santo” derivasse unicamente dal Padre o dal “Padre e dal Figlio.” La crisi “Filioque” e altre questioni alla fine hanno portato alla scissione tra ciò che noi oggi conosciamo come il Cattolicesimo Romano e la Chiesa Ortodossa Orientale con sede a Costantinopoli. Le parole “e il figlio” hanno fatto la differenza.
Gli unificazionisti vedono la risoluzione delle differenze come uno degli obiettivi principali del fondatore. Veramente, il Reverendo Sun Myung Moon è ampiamente conosciuto per i suoi sforzi tesi a portare armonia e cooperazione tra i rappresentanti di diverse religioni, razze e culture e tra gli unificazionisti di diverse convinzioni!
La parola “generato” viene utilizzata in alcune traduzioni della Bibbia in lingua inglese, in particolare nella versione King James del 1611. Il verso più noto è Giovanni 3:16. Si trova anche la parola “generato” in Giovanni 3:18, Giovanni 1:14, Giovanni 1:18 e 1 Giovanni 4: 9.
La parola “generato” suggerisce in generale l’idea di origine o prodotto da qualcun altro e, cosa ancora più importante, di un essere che genera qualcuno o qualcosa di simile a sé.
C.S. Lewis ha scritto riguardo a “generato” in “Cristianesimo Semplice”:
“Non usiamo molto le parole “generazione” o “generato” nell’inglese moderno, eppure tutti sanno che cosa significano. Generare significa diventare il padre di qualcuno, creare significa produrre. La differenza è questa. Quando procreate, voi generate qualcosa dello stesso genere di voi stessi. Un uomo genera i neonati umani, un castoro genera piccoli castori e un uccello genera le uova che si trasformeranno in uccellini. Ma quando voi producete, componete qualcosa di diverso da voi stessi. Un uccello fa un nido, un castoro costruisce una diga, un uomo fabbrica un impianto senza fili – o lui può fare qualcosa di più simile a se stesso che un impianto senza fili, per esempio una statua”.
Tuttavia, la parola greca usata al Concilio di Nicea è “monogenes” μονογενής (monogenes significa letteralmente “unico” e “figlio” o “dello stesso tipo”). La parola greca è un aggettivo composto di μονο (unico) e γενής (specie, razza, famiglia, figli).
Il latino, l’altra lingua principale utilizzata nel periodo paleocristiano, ha usato la parola unigenitum ed essa è identica nel significato alla parola greca monogenes.
La parola in questione è stata utilizzata nella formulazione del Credo di Nicea ed è tratta dai versi biblici menzionati sopra (Giovanni 3:16, Giovanni 1:18, 1 Giovanni 4:9).
È interessante notare che la versione biblica Revised Standard Version, usata nel testo del Principio Divino, non usa la parola “generato”. I versetti biblici di cui sopra utilizzano semplicemente la parola “unico”.
“Perché Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo unico Figlio, affinché chiunque creda in lui non muoia, ma abbia la vita eterna”. (Giovanni 3:16, RSV)
Il Rev. e la Sig.ra Moon hanno affrontato la questione dell’unicità di Gesù per decenni e, più recentemente, l’uso della Sig.ra Moon della parola “generato” ha portato a molte controversie. E’ davvero così controverso da provocare scismi all’interno della famiglia unificazionista? Fare riferimento alle parole del Rev. e della Sig.ra Moon, espresse in coreano, può essere utile.
Quando era in vita Padre Moon parlava in coreano e usava la parola dok saeng ja: 독생자 (獨生子). Questa significa unigenito: 독 (獨) = unico, 생 (生) = nato, 자 (子) = figlio.
Madre Moon utilizza la parola dok saeng nyeo: 독 생녀 (獨生女). Significa unigenita: 독 (獨) = unica, 생 (生) = nata, 녀 (女) = figlia.
E’ significativo che le parole usate in coreano siano così vicine al greco (monogenes) e al latino (unigenitum). La parola “generato” utilizzata in alcune versioni della Bibbia in lingua inglese non coglie il significato originale inteso nel greco e nel latino utilizzati nel periodo paleocristiano, i primi secoli dell’era cristiana.
Differenze tra i cristiani e il punto di vista unificazionista
Naturalmente, le complessità che emergono non sono solo limitate alla linguistica. Ci sono anche questioni teologiche spinose che si presentano con l’uso della parola “generato”.
A partire dal Concilio di Nicea, i cristiani, per la maggior parte, generalmente accettano che Gesù non è solo nato con l’intervento divino, ma sottolineano anche il fatto che Gesù non sia nato attraverso il concepimento fisico, come si afferma nel Credo di Nicea: “Generato, non creato”.
Questo punto di vista è sostenuto da tutte le principali denominazioni cristiane: cattolici romani, ortodossi orientali, chiese d’oriente, anglicani, luterani, chiese riformate e dalla maggior parte delle chiese protestanti.
La dottrina cristiana conclude che Gesù non è stato concepito attraverso un processo naturale tra la relazione fra un uomo e una donna. Infatti, Gesù, nella visione tradizionale cristiana è Dio stesso.
Una lettura attenta del capitolo del Principio Divino sulla Cristologia conduce alla comprensione unificazionista che sottolinea che Gesù è stato concepito da un uomo e da una donna. Padre Moon ha spiegato in numerosi discorsi che Gesù ebbe un suo padre fisico e una sua madre fisica. Gesù è stato concepito attraverso un rapporto tra un uomo e una donna fisici. Inoltre, il punto di vista unificazionista è che Gesù non è Dio stesso, ma piuttosto il figlio di Dio. Eppure Gesù è divino e mediatore tra Dio e gli esseri umani.
Pertanto, quando le parole di Padre o Madre Moon dok saeng ja: 독생자 (獨生子) o dok saeng nyeo: 독 생녀 (獨生女) sono interpretate o tradotte come figlio o figlia “generati”, un pubblico di lingua inglese si trova ad affrontare una sfida, sia linguistica, sia teologica.
Come accennato in precedenza, le parole usate in greco (monogenes) e latino (unigenitum) significano “unico” o “solo” discendente. Le parole coreane utilizzate da Padre e Madre Moon sottolineano “unico” figlio/figlia nato o “primo” figlio/figlia nato.
E’ interessante il fatto che gli interpreti e i traduttori delle parole di Padre e Madre Moon abbiano scelto di usare la parola “generato” trovata nella versione biblica King James Version (KJV) del 1611. Non è largamente noto che il 90% della KJV è identico alla precedente versione biblica Tyndale dei primi anni del 1500. Il 10% che non è identico include riferimenti alla parola “generato”.
Qui ci sono alcune versioni della Bibbia che non utilizzano la parola “generato” nel verso Giovanni 3:16: la Bibbia Inglese Comune (2011), la Versione Inglese Contemporanea (1995), la Versione Standard Inglese (2016), la Versione Standard Internazionale (2014), la Nuova Bibbia Americana (Edizione Riveduta del 2010), la Nuova Versione Internazionale (2011), la Versione Standard Riveduta (1952), la Nuova Versione Edizione Cattolica Standard Riveduta (1993).
Recenti contestazioni dell’uso della parola “generato”di Madre Moon hanno causato ad alcuni membri la dissociazione da lei. Famiglie sono state divise. Amicizie di lunga data sono cessate. E’ stato diffuso vetriolo attraverso i siti social di internet ed altri canali sul web. Madre Moon è stata dichiarata di essere la Co-Fondatrice, Co-Messia e Vero Genitore da Padre Moon.
Indipendentemente da ciò, alcune persone sfidano proprio il punto centrale, il cuore della comprensione unificazionista della Divinità, della Cristologia e lo scopo stesso dell’insegnamento unificazionista.
Il problema può essere facilmente risolto, quando si capisce chiaramente il significato di poche semplici parole e le si interpreta e traduce in modo corretto. Padre e Madre Moon non sono nati direttamente da Dio nel modo in cui i cristiani credono di Gesù. Padre e Madre Moon sono nati da un uomo e una donna. Entrambi avevano genitori fisici.
Quando Padre e Madre Moon usano la parola dok saeng ja: 독생자 (獨生子) o dok saeng nyeo: 독 생녀 (獨生女), entrambi stanno dicendo che sono i primi ad aver adempiuto le loro responsabilità e che sono quindi le prime persone nate come figlio o figlia di Dio.
E’ anche importante notare che la loro non è una condizione esclusiva. Loro incoraggiano continuamente ogni figlio/a di Dio di diventare pure un “vero” figlio o figlia di Dio.
Considerate le seguenti parole del Rev. Moon:
“La parola Dok Saeng Ja significa il primo figlio che può ricevere il primo amore e la parola Dok Saeng Nyeo significa la prima figlia che può ricevere il primo amore.” (sermone del Rev. Moon n. 203, 27 giugno 1990)
“Dok Saeng Ja” è colui che è collegato alla pienezza del primo amore di Dio per un individuo.” (24 gennaio 1986)”
“E’ l’obiettivo di tutti noi quello di diventare il Dok Saeng Ja e Dok Saeng Nyeo.” (n. 41, 15 Febbraio 1971)
“La cosa più importante è come raggiungere la posizione del Dok Saeng Ja e della Dok Saeng Nyeo”(n. 52, 30 dicembre 1971)”
“E’ il nostro compito quello di diventare il Dok Saeg Ja e la Dok Saeng Nyeo al fine di liberare Dio. “(n. 94, il 26 giugno 1977)
“Le famiglie benedette devono diventare il Dok Saeng Ja e la Dok Saeng Nyeo in modo che Dio possa dire: ‘Voi due siete coloro che amo di più.””(29 Set 2002)
Il chiarimento delle parole e del loro significato dovrebbe portare a una matura fede pratica.
Sembra che il battibecco corrente all’interno della famiglia unificazionista sia tra gli apologeti della figlia “generata” e quelli che considerano il concetto di Madre Moon come una figlia generata per essere il motivo di costituzione di un nuovo movimento. Ci sono naturalmente problemi seri e future conseguenze teologiche, provvidenziali e pratiche.
Lo scisma corrente non sarà facilmente risolto, in quanto le divergenze religiose nella storia raramente sono state risolte Può l’unificazionismo essere diverso?
Se la realizzazione della provvidenza di Dio nell’Era del Completo Testamento è la creazione dei “Veri Genitori”, e se, dopo 57 anni, uno dei Veri Genitori stabiliti viene percepito di aver fallito, sarà estremamente difficile convincere un nuovo pubblico che una nuova serie di “Veri Genitori” avrà successo.
D’altra parte, se l’ordine esistente stabilito manca della flessibilità e della capacità di ammettere errori, la riconciliazione si rivelerà di aumentata e crescente difficoltà, se non impossibile.
Il futuro del movimento fondato dal Rev. Sun Myung Moon nel 1940 è in gioco. Si svilupperà e realizzerà il sogno della restaurazione mondiale? Oppure il Movimento di Unificazione si dividerà in numerose fazioni che causeranno il fallimento degli sforzi per influenzare la totalità della società?
L’incomprensione di una parola potrebbe essere la goccia che farà traboccare il vaso.
Versione originale in inglese: What Does “Begotten” Really Mean? How Misunderstanding Words Can Lead to Unnecessary Division