Gesù e il primo corso mondiale – il Principio di Unificazione (dott. Tyler Hendricks)
GESÙ E IL PRIMO CORSO MONDIALE. Ecco il primo video di Tyler Hendricks sul corso di Gesù. Questo video in particolare tratta della missione di Giovanni Battista, che doveva preparare il popolo di Israele ad accogliere il Messia.
Ecco il trentaduesimo video della serie sul Principio di Unificazione, realizzata dal dott. Tyler Hendricks. Il dott. Hendricks è stato presidente del Seminario Teologico dell’Unificazione (UTS) a New York City, dal 2000 al 2010.
Bentornati alla Strada della Felicità, un’introduzione al Principio di Unificazione. Sono il presentatore, il dott. Tyler Hendricks.
Nell’ultima puntata abbiamo visto come nel nostro percorso spirituale dobbiamo accettare la visione di Dio e dobbiamo essere grati. E pensare al futuro, a chi verrà dopo di noi. A eterno credito di Mosè, egli crebbe il suo successore, Giosuè, affidò tutto a lui e accettò il giudizio di Dio. Come fece Mosè, accettiamo la visione che Dio ha per noi. In questa puntata vedremo questi stessi principi applicati ad un altro successore di Mosè, ovvero Gesù. Esamineremo la vita, la morte e la resurrezione di Gesù, e la fondazione del Cristianesimo.
Poiché Adamo fu corrotto da Satana e costruì l’inferno, Gesù, che venne quale secondo Adamo, aveva la missione di riportare il cielo, sconfiggendo Satana. Ma, come già detto, Satana, che non si arrende volontariamente nemmeno di fronte a Dio, non si arrende docilmente di fronte a Gesù o ai suoi discepoli. Perciò, Dio prese responsabilità per la restaurazione. Egli guidò Giacobbe, a completare il corso modello per sconfiggere Satana. Giacobbe compì un corso simbolico per sconfiggere Satana a livello familiare, Mosè percorse il corso in immagine a livello nazionale e Gesù percorse il corso sostanziale a livello mondiale.
In Deuteronomio 18:18, Dio disse “io farò sorgere per loro un profeta come te in mezzo ai loro fratelli, e metterò le mie parole nella sua bocca ed egli dirà loro tutto quello che io gli comanderò.” Il profeta qua descritto era Gesù, che venne sulle orme di Mosè. Come disse Gesù, il figlio può fare solo ciò che vede fare dal padre; si stava riferendo a Mosè.
La figura centrale che doveva porre la fondazione di fede affinché Gesù percorresse il corso mondiale di restaurazione di Canaan era Giovanni Battista. Giovanni Battista venne con la missione di Elia [Mt 11:14]. Come visto in precedenza, Elia era un profeta al tempo delle dinastie divise d’Israele, circa 900 anni prima di Gesù. Nell’Antico Testamento, Malachia profetizzò “Ecco, io vi mando il profeta Elia, prima che venga il giorno del Signore, giorno grande e terribile.” [Mal 4:5] Quindi, il popolo d’Israele credeva che Elia dovesse arrivare prima della venuta del Messia.
Il padre di Giovanni Battista era il sommo sacerdote Zaccaria, sua madre era Elisabetta. Secondo il vangelo di Luca, costoro erano giusti davanti a Dio e irreprensibili di fronte alla Legge [Lc 1:6]. Nonostante la loro età, non avevano figli.
Un giorno, Zaccaria quale sommo sacerdote stava bruciando l’incenso nel Tempio, quando gli apparve l’angelo Gabriele. Zaccaria si spaventò, ma l’angelo disse “Non temere, la tua preghiera è stata esaudita, tua moglie Elisabetta ti partorirà un figlio, e gli porrai nome Giovanni.” [Lc 1:8-13] E l’angelo disse “sarà grande davanti al Signore. Non berrà (né vino né) bevande alcoliche, e sarà pieno di Spirito Santo fin dal grembo di sua madre; convertirà molti dei figli d’Israele al Signore, loro Dio; andrà davanti a lui con lo spirito e la potenza di Elia, per volgere i cuori dei padri ai figli e i ribelli alla saggezza dei giusti, per preparare al Signore un popolo ben disposto” [Lc 1:15-17]
Zaccaria, pensando all’età sua e di sua moglie, non credette interamente alle parole dell’angelo. Allora Gabriele disse a Zaccaria “sarai muto fino alla nascita del bambino”. E Zaccaria fu muto fino alla nascita di Giovanni.
Elisabetta rimase incinta e in seguito partorì Giovanni. Dopo 8 giorni, i vicini e i parenti vennero alla loro casa per la circoncisione e volevano chiamare il figlio Zaccaria, come suo padre. A quel punto, Elisabetta disse che l’avrebbe chiamato Giovanni. I presenti obiettarono che nella loro famiglia nessuno aveva quel nome e chiesero a Zaccaria. Allora questi scrisse “Giovanni” su una tavoletta. Fatto questo, la sua lingua si sciolse e fu in grado di parlare e benedisse il Signore. La notizia della nascita miracolosa di Giovanni si diffuse velocemente in tutta Israele. Così nacque Giovanni, in mezzo a miracoli noti a tutti, sei mesi prima della nascita di Gesù.
La Bibbia non ci descrive l’infanzia di Giovanni Battista, ma ci parla della sua vita nel deserto, “Giovanni aveva un vestito di pelo di cammello e una cintura di cuoio intorno ai fianchi; e si cibava di cavallette e di miele selvatico” [Mt 3:4]. Vediamo quindi che conduceva una seria vita monastica.
E predicava «Ravvedetevi, perché il regno dei cieli è vicino» [Mt 3:2].
Egli battezzava i giudei che venivano da Gerusalemme, i quali gli confessavano i peccati. Ed egli disse che il Signore sarebbe venuto. «Io vi battezzo con acqua, in vista del ravvedimento; ma colui che viene dopo di me è più forte di me, e io non sono degno di portargli i calzari; egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e con il fuoco. Egli ha il suo ventilabro in mano, ripulirà interamente la sua aia e raccoglierà il suo grano nel granaio, ma brucerà la pula con fuoco inestinguibile» [Mt 3:11-12]
Così predicava Giovanni Battista. Egli ispirò la pietà filiale necessaria ad accogliere il Messia. Per questo il popolo si domandava se egli stesso fosse il Messia [Lc 3:15].
Così, Giovanni pose la fondazione di fede per il corso di restaurazione di Canaan a livello mondiale. Avendo posto la fondazione di fede, egli conquistò la posizione di Abele di fronte alla nazione di Israele, posizione necessaria alla restaurazione tramite indennizzo a livello mondiale.
Poiché i giudei credettero in Giovanni Battista, che Dio aveva innalzato, e lo seguirono, furono in grado di porre la fondazione di fede e la fondazione di sostanza per rimuovere la natura caduta a livello nazionale e ricevere il Messia.
Non c’era bisogno di un altro esodo dall’Impero Romano, per andare in un’altra terra. Dovevano sottostare al dominio di Roma e restaurare Roma, con il Messia, affinché diventasse una nazione celeste.
Gesù andò da Giovanni Battista quando aveva 30 anni. Egli venne per essere battezzato. Allora, Giovanni disse «Io ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?» Gesù rispose: «Conviene che noi adempiamo in questo modo ogni giustizia». Allora Giovanni lo battezzò. [Mt 3:14-15]
Dopo che Gesù fu battezzato, salì fuori dall’acqua; ed ecco i cieli si aprirono e Giovanni vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire sopra Gesù. [Mt 3:16]
Giovanni testimoniò di Gesù, disse «Era di lui che io dicevo: “Colui che viene dopo di me mi ha preceduto, perché era prima di me”». Testimoniò che Gesù era il Messia. [Gv 1:15]
Egli testimoniò di questo anche di fronte ai suoi discepoli. Egli disse loro: «Ecco l’Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo!» [Gv 1:29]
Tuttavia, anche se egli testimoniò di Gesù quale Messia, Giovanni non credette in Gesù e non lo seguì. Più tardi, quando si trovava in carcere per aver predicato contro il re, egli dubitò di Gesù e disse ai suoi discepoli di chiedere a Gesù «Sei tu colui che deve venire, o dobbiamo aspettare un altro?» [Mt 11:3] Nonostante fosse venuto quale Elia e avesse dichiarato di raddrizzare la strada per il Signore, come predetto dal profeta Malachia [Mal 4:5], egli negò di essere l’Elia [Gv 1:21].
Giovanni avrebbe dovuto unirsi a Gesù, il Messia, e invitare i suoi seguaci a fare lo stesso, ma non fece questo. Al contrario, finì con il chiudere la mente dei giudei a Gesù. Se leggiamo il vangelo di Matteo, capitolo 11, versetti da 10 a 14, Gesù disse che Giovanni era il profeta Elia che il popolo di Israele stava aspettando. Purtroppo, Giovanni stesso negò di essere l’Elia, inducendo perciò i giudei a non credere in Gesù. Quindi, Giovanni non pose la fondazione di sostanza e la fondazione per il Messia fallì. Così, il primo corso per restaurare Canaan a livello mondiale fallì e Dio dovette iniziare un secondo corso.
Il tanto atteso Giovanni Battista, di cui Malachia aveva profetizzato, che doveva raddrizzare la strada del Signore, ammirato e riconosciuto dal popolo, il quale si chiedeva se fosse egli il Messia, perse fede.
Gesù, venuto quale Messia, non ebbe nessuno a cui appoggiarsi e dovette aggrapparsi a Dio e continuare nel percorso solitario di Messia. Impariamo quindi che nella strada dell’amore di Dio, dobbiamo superare tradimento e delusione e perseverare senza tentennamenti. Anche il reverendo e la signora Moon, che Gesù ha chiamato quali Veri Genitori, hanno affrontato tradimento e delusione.
Nonostante ciò, non hanno mai accusato nessuno. Come Gesù, hanno mantenuto la missione messianica e hanno preso piena responsabilità, sacrificando tutto e non tenendo nulla per sé. Come possiamo sapere chi sono? Come per Gesù, attraverso le loro parole e azioni e il loro cuore d’amore immutabile. Continueremo lo studio del corso di Gesù, fino alla sua drammatica conclusione. Alla prossima.