La Provvidenza nella famiglia di Noè – il Principio di Unificazione (dott. Tyler Hendricks)
LA PROVVIDENZA NELLA FAMIGLIA DI NOÈ. Poiché Caino uccise Abele, la provvidenza di restaurazione nella famiglia di Adamo non si realizzò. Ma lo scopo di Dio di completare il Suo piano per la creazione non cambia. Verrà realizzato assolutamente. Sulla fondazione della fede di Abele, Dio stabilì Set, il terzo figlio di Adamo ed Eva, e scelse Noè dal lignaggio di Seth per realizzare la provvidenza di restaurazione.
Ecco il ventitreesimo video della serie sul Principio di Unificazione, realizzata dal dott. Tyler Hendricks. Il dott. Hendricks è stato presidente del Seminario Teologico dell’Unificazione (UTS) a New York City, dal 2000 al 2010.
Bentornati alla Strada della Felicità, un’introduzione al Principio di Unificazione. Sono il presentatore, il dott. Tyler Hendricks.
Come abbiamo visto nell’ultima puntata, la Bibbia non dipinge una bella immagine del nostro comportamento come figli di Dio. Adulterio, omicidio… la missione del Messia è di liberare l’umanità da questi due peccati, e di restaurare la comunità d’amore in cui tutti possiamo vivere come una famiglia sotto Dio. Possiamo farcela!
Il secondo evento principale nella storia di Dio è quello di un’altra famiglia, la famiglia di Noè. Come vedete, nel Principio osserviamo la Bibbia dal punto di vista del matrimonio e delle relazioni familiari. Questo apre una prospettiva nuova, che ci insegna che Dio opera non separandoci dalla nostra famiglia, ma quando noi creiamo delle famiglie divine, che è il più grande atto d’amore.
Ora, poiché Caino uccise Abele, la provvidenza di restaurazione nella famiglia di Adamo non si realizzò. Ma lo scopo di Dio di completare il Suo piano per la creazione non cambia. Verrà realizzato assolutamente. Sulla fondazione della fede di Abele, Dio stabilì Seth, il terzo figlio di Adamo ed Eva, e scelse Noè dal lignaggio di Seth per realizzare la provvidenza di restaurazione.
A circa 500 anni di età, secondo il conto biblico, Noè aveva moglie e tre figli, Sem, Cam e Jafet.
Dio vide che il peccato degli uomini era senza tregua e vide che i disegni dei nostri cuori erano malvagi e Dio si pentì di averci creati. Per questo, Dio pianificò il giudizio del diluvio, per ricominciare da una famiglia, la famiglia di Noè, nella stessa posizione della famiglia di Adamo. La famiglia di Noè perciò doveva stabilire le condizioni di indennizzo per porre la fondazione per il Messia, per completare la provvidenza di restaurazione.
La figura centrale per porre la fondazione di fede era Noè. Egli fu il secondo antenato dell’umanità, chiamato 1’600 anni e 10 generazioni dopo Adamo. Dio benedisse Noè nello stesso modo in cui benedisse Adamo. Noè era un uomo giusto, puro nella sua generazione, che camminava con Dio.
Egli seguì fedelmente le istruzioni di Dio e costruì l’arca, nonostante la derisione del mondo e il fatto che la sua famiglia non lo comprendesse.
Grazie a queste condizioni, Dio fu in grado di emettere il giudizio del diluvio, quando Noè aveva 600 anni.
Così, Noè divenne il primo padre della fede. Sulla fondazione del sangue di Abele, Noè realizzò il suo ruolo quale figura centrale, mentre la terra era corrotta e piena di violenza.
L’arca fu l’oggetto della condizione per la fondazione di fede. Noè fu in grado di porre la fondazione di fede costruendo l’arca.
L’arca rappresentava la nuova creazione. La struttura a tre piani rappresentava i 3 stadi del processo di crescita. Gli 8 membri della famiglia che entrarono nell’arca – Noè, sua moglie, i loro tre figli e le loro mogli – rappresentavano le otto persone riportate nella famiglia di Adamo, oltre che tutta l’umanità, mentre gli animali rappresentavano tutte le cose nell’universo.
Il motivo per cui Dio portò il giudizio di 40 giorni di pioggia fu per indennizzare la Base delle Quattro Posizioni in ognuna delle 10 generazioni da Adamo a Noè, che Satana aveva invaso. Quaranta rappresenta la separazione da Satana, per porre la fondazione di fede, e si presenta costantemente nella Bibbia.
Ad esempio, ci sono i 400 anni da Noè ad Abramo, i 400 anni in Egitto, il digiuno di 40 giorni di Mosè, la missione di spionaggio in Canaan per 40 giorni, la peregrinazione di 40 anni nel deserto, i regni di Saul, Davide e Salomone – i re d’Israele – ciascuno di 40 anni, il digiuno e la preghiera di Gesù per 40 giorni, il ritorno di Gesù dopo la resurrezione per 40 giorni. Gli eventi che si susseguirono dopo i 40 giorni di giudizio del diluvio al tempo di Noè ebbero profonde implicazioni per il futuro del cielo e della terra. Vediamole insieme.
Noè mandò una colomba fuori dall’arca una volta ogni 7 giorni. La prima rappresentava la venuta di Adamo sulla terra. Questa tornò da Noè, indicando che non poteva stare sulla terra. L’ideale dell’uomo perfetto in Adamo non si realizzò sulla terra, tornò a Dio. La seconda colomba rappresentava Gesù. Anch’essa non poté toccare terra, tornò, ma con un rametto di olivo nella sua bocca, indicando speranza. La terza rappresentava il Secondo Avvento. Questa trovò terreno ospitale e rimase a terra, indicando che anche Noè, che rappresentava Dio, poteva tornare sulla terra.
Nel frattempo, Satana stava cercando un modo per invadere la famiglia di Noè. La Bibbia rivela questo dicendo che un corvo sorvolava le acque, cercando un luogo dove atterrare.
Per realizzare la fondazione di sostanza, i figli di Noè, Sem e Cam avrebbero dovuto stabilire le condizioni di indennizzo nelle posizioni di Caino e Abele. Per fare questo, il secondo figlio, Cam, avrebbe dovuto ereditare la fondazione di fede da Noè. Allora Cam avrebbe potuto facilmente restaurare la posizione di Abele, per la fondazione di sostanza. Quindi, Cam avrebbe dovuto essere totalmente unito a suo padre, Noè. Il racconto biblico della famiglia di Noè dopo il diluvio rivela il fallimento di Cam.
Ecco la storia. Noè piantò la vigna, fece del vino e si addormentò nudo e inebriato nella sua tenda. La sua azione non era maligna, era nudo e non se ne vergognava, e in realtà Dio gioiva dell’innocenza di Noè, mentre riposava nella tenda.
Ma questo fu anche un test per Cam. Come avrebbe reagito? Quando Cam vide suo padre nudo nella tenda, se ne vergognò, e, ancor di più, invitò i suoi fratelli Sem e Iafet a camminare all’indietro nella tenda per coprire con un lenzuolo il corpo nudo di Noè senza guardarlo. Quando Noè si svegliò e scoprì cosa il suo secondo figlio aveva fatto, egli maledisse il lignaggio di Cam alla schiavitù. Ora, come queste azioni apparentemente buone portarono ad una tale terribile maledizione?
Il motivo per cui Noè si trovava nudo era per restaurare i sentimenti di Dio nel vedere Adamo ed Eva nudi e liberi dal peccato prima della caduta. Per questo, Noè, in una condizione rinnovata dopo il giudizio del diluvio, era nudo senza alcun senso di colpa. Era come Adamo prima della caduta.
La vergogna di Cam pose questo nella condizione di Adamo ed Eva dopo la caduta, i quali si vergognarono delle loro parti basse. Perciò, Cam non fu unito con la fondazione di suo padre e non poté essere accettato di fronte a Dio.
Satana, il corvo, che stava cercando di invadere la famiglia di Noè, trovò una condizione ed egli invase i figli di Noè, che diedero prova di essere ancora discendenti di Satana, non i discendenti di Dio, attraverso Noè. Cam fallì in questa prova provvidenziale e non si unì al cuore di Noè.
Se Cam avesse rispettato suo padre senza condizioni, egli sarebbe diventato la figura centrale per la fondazione di sostanza. Egli si era già mostrato in grado di guidare i suoi fratelli. A causa dell’errore di Cam, non fu posta la condizione per il perdono, per rimuovere il peccato originale, e la provvidenza di restaurazione con al centro la famiglia di Noè fallì.
Vediamo le lezioni che impariamo dalla famiglia di Noè.
La prima è che la strada per il cielo è fatta di umiltà, pazienza e obbedienza. Anche se Cam era scontento per ciò che vide e non capì il comportamento di Noè da un punto di vista etico, egli avrebbe dovuto meditare sul fatto che la sua famiglia era stata salvata grazie a Noè, che aveva sopportato sofferenze e critiche e aveva costruito l’arca. Egli avrebbe dovuto capire che le azioni di Noè avevano una ragione e che Dio stava operando attraverso suo padre. Quindi, avrebbe dovuto disciplinarsi ed essere paziente, invece di affrettarsi nel giudizio.
La seconda lezione è che Dio giudica in base ai risultati di ogni dettaglio delle nostre azioni. A causa dell’apparentemente piccolo errore di Cam, Dio perse l’intera fondazione della famiglia di Noè.
La terza lezione è che se la figura centrale non compie la sua responsabilità, Dio trova un’altra persona. Cosa accadde dopo Noè? Dopo 400 anni e altre 10 generazioni, Dio chiamò Abramo, per restaurare la posizione di Noè.
Fino ad ora abbiamo avuto due fallimenti. Ora vediamo la prossima figura centrale, Abramo. La razza umana non sta brillando. E, in realtà, Abramo ebbe molte difficoltà in partenza. Ma alla fine della storia, Dio è chiamato il Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe. Come si è arrivati a questo? La storia di Abramo e dei suoi discendenti è intensa e incredibile. Cominceremo a vederla dalla prossima puntata.
Grazie per l’attenzione, che Dio vi benedica nel costruire la vostra Arca.