La provvidenza nella famiglia di Adamo – il Principio di Unificazione (dott. Tyler Hendricks)
LA PROVVIDENZA NELLA FAMIGLIA DI ADAMO. La Bibbia ci mostra che la storia dell’umanità è stata il percorso per stabilire la fondazione per il Messia. Ora analizzeremo alcuni dettagli della storia biblica e vedremo come possiamo metterne in pratica i suoi principi. Nella Genesi, vediamo la storia della prima famiglia, incluso il tragico assassinio di un fratello minore da parte del maggiore. La prima famiglia piantò il seme dell’omicidio. Come si sentì Dio nel vedere tutto questo?
Ecco il ventiduesimo video della serie sul Principio di Unificazione, realizzata dal dott. Tyler Hendricks. Il dott. Hendricks è stato presidente del Seminario Teologico dell’Unificazione (UTS) a New York City, dal 2000 al 2010.
Bentornati alla strada della Felicità, un’introduzione al Principio di Unificazione. Sono il vostro presentatore, il dott. Tyler Hendricks.
Nell’ultima puntata, abbiamo visto che la fondazione di fede e la fondazione di sostanza insieme formano la fondazione per il Messia, che verrà come Veri Genitori e che ci darà rinascita e resurrezione. La Bibbia ci mostra che la storia dell’umanità è stata il percorso per stabilire la fondazione per il Messia. Ora analizzeremo alcuni dettagli della storia biblica e vedremo come possiamo metterne in pratica i suoi principi.
Nella Genesi, vediamo la storia della prima famiglia, incluso il tragico assassinio di un fratello minore da parte del maggiore. La prima famiglia piantò il seme dell’omicidio. Come si sentì Dio nel vedere tutto questo?
Dio creò gli esseri umani con una speranza gioiosa nel cuore, ma Dio divenne triste quando cademmo. Ora, invece di abbandonarci, Dio, quale creatore responsabile. preparò un cammino per la salvezza e cominciò la provvidenza subito dopo la caduta, ma questa portò ad un omicidio. Cosa si cela dietro a questa storia?
Dio chiamò la famiglia di Adamo a porre la fondazione di fede e la fondazione di sostanza, la fondazione per il Messia, che sarebbe potuto giungere molto presto.
Primo, per stabilire la fondazione di fede, ci serve un oggetto della condizione. Adamo perse questo oggetto quando perse fede nel comandamento di Dio di “non mangiare”. Poiché Adamo caduto non poteva più ricevere la parola di Dio, per porre la fondazione di fede, egli doveva stabilire un ragionevole oggetto di fede in sostituzione della parola di Dio. L’oggetto della condizione per la famiglia di Adamo in sostituzione della parola di Dio fu un’offerta materiale.
Approfondiamo insieme cosa sono le offerte. Le famiglie di Adamo, Noè e Abramo offrirono dei sacrifici per porre la fondazione di fede. Il Principio di Unificazione chiama questi dei sacrifici simbolici. Le figure centrali nella fondazione di fede scelsero degli specifici oggetti e li offrirono a Dio.
Come sappiamo dal principio di creazione, Dio creò tutte le cose quali simboli del Suo amore sostanziale. Come conseguenza della caduta, il dominio di Satana sugli esseri umani caduti pone tutte le cose, per le quali siamo responsabili, anch’esse sotto il dominio di Satana. La Bibbia afferma che tutta la creazione geme ed è in travaglio [Rom 8:22].
Poiché la creazione non cadde, essa è in realtà più vicina a Dio di quanto lo siamo noi. Quindi, offrire la creazione a Dio significa utilizzare la creazione per raggiungere Dio. Perciò, quando offriamo le cose della creazione, poniamo la fondazione di fede. Se questo sacrificio simbolico viene offerto correttamente, esso rappresenta la condizione per il perdono di Dio. Questo è il principio dietro alla decima.
Secondo, per porre la fondazione di fede, deve esserci una figura centrale. Adamo stesso era la figura centrale della sua famiglia, ma la Bibbia ci racconta che non fu Adamo ad offrire un sacrificio, ma furono i suoi figli, Caino e Abele ad offrire il sacrificio. Per quale motivo furono loro? Secondo il principio, siamo stati creati per avere un solo signore. Ma, dopo la caduta, Adamo aveva due signori, Dio e Satana. Quindi, Dio iniziò una provvidenza per “dividere” Adamo, che aveva come una doppia personalità.
A questo scopo, Dio attribuì ai due figli di Adamo i due lati della personalità di Adamo. Quindi, uno si sarebbe relazionato con Dio, l’altro con Satana e Dio avrebbe trattato i due sacrifici tenendo conto di questo. Vediamo che Dio stava creando la condizione affinché uno dei figli facesse da mediatore davanti a Dio per l’altro.
Sia il primogenito Caino che il secondogenito Abele erano entrambi figli di Adamo ed Eva, quindi come decise Dio chi sarebbe stato in posizione di relazionarsi con Lui e chi in posizione di relazionarsi con Satana? Fu in base alla loro relazione con la caduta della loro madre, Eva. Caino, il primogenito, rappresentava il frutto del suo primo amore. Egli quindi ereditò gli elementi della caduta spirituale tra Eva e l’arcangelo. Quindi, era nella posizione di relazionarsi con Satana. Abele, il secondogenito, rappresentava il frutto del secondo amore di Eva. Egli quindi ereditò gli elementi della caduta fisica tra Eva e Adamo, che era relativamente buona e secondo il principio. Quindi, egli era nella posizione di relazionarsi con Dio.
E’ da notare che, nella Bibbia, Satana sia spesso legato ai primogeniti. Per questo Dio condusse questa provvidenza dei fratelli maggiore e minore per la separazione da Satana.
Romani 9 riporta che Dio odiò Esaù, il maggiore, sin dal grembo materno, e amò il più giovane, Giacobbe. Vedremo questa vicenda più avanti, in un’altra puntata.
Giacobbe benedisse i suoi nipoti, Efraim e Manasse. Nel benedirli, egli incrociò le braccia, così che la mano destra fosse sulla testa del secondo nato, Efraim. Due altri nipoti di Giacobbe si scambiarono di posto persino nel grembo materno.
Al tempo di Mosè, Dio colpì i primogeniti degli Egizi e persino i primi nati del loro bestiame.
Giovanni Battista era il cugino di Gesù, nato pochi mesi prima di Gesù.
Secondo questo principio, Dio pose Abele e Caino nella posizione di relazionarsi con Dio e Satana e fece loro offrire dei sacrifici. Caino offrì dei prodotti della terra, Abele offrì un agnello. Dio accettò il sacrificio di Abele, ma non accettò quello di Caino. Questo perché Abele era nella posizione di potersi relazionare con Dio. La Bibbia inoltre attribuisce ad Abele la purezza del cuore. Ora, Dio non accettò il sacrificio di Caino non perché odiava Caino, ma perché Caino si trovava nella posizione di relazionarsi con Satana e, prima che Dio potesse accettare l’offerta, Caino doveva separarsi da Satana. E fu per questo che Dio mise Abele nella vita di Caino.
L’offerta di Abele fu accettata, e così Abele compì la fondazione di fede e, allo stesso tempo, divenne il mediatore, la persona scelta per la fondazione di sostanza. Ora, il primogenito Caino e il secondogenito Abele avevano la responsabilità di compiere un sacrificio sostanziale per realizzare la fondazione di sostanza. Il sacrificio sostanziale era il rovesciamento delle posizioni dei due fratelli; il maggiore, Caino, avrebbe dovuto “sottomettersi” al minore, per raggiungere Dio.
Avendo Abele compiuto la fondazione di fede, se Caino e Abele avesse compiuto la fondazione di sostanza, essi avrebbero posto la fondazione per la venuta del Messia. Allora, cosa avrebbero dovuto fare Caino e Abele per realizzare con successo questo sacrificio sostanziale?
Affinché Caino, che era in relazione con Satana, potesse tornare a Dio, egli avrebbe dovuto porre una condizione di indennizzo per rimuovere la natura caduta, come abbiamo visto, ovvero l’inclinazione a sentirsi e a comportarsi come l’arcangelo. Questo avrebbe portato un cambiamento sostanziale in Caino, che chiamiamo fondazione di sostanza.
Dalla scorsa puntata, questi sentimenti arcangelici sono:
1. non vedere dal punto di vista di Dio
2. lasciare la propria posizione
3. Dominare in maniera egoistica e
4. Moltiplicare il male.
Caino, nella posizione di Arcangelo, avrebbe dovuto
1. amare Abele dal punto di vista di Dio
2. rispettare Abele quale mediatore tra lui e Dio
3. seguire l’esempio e la guida del suo fratello minore e
4. ricevere le parole di Dio attraverso Abele e condividerle. In questo modo, Caino avrebbe amato Abele.
Ma dopo che Caino vide che Dio non aveva accettato il suo sacrificio, ma che aveva accettato quello di Abele, egli covò un’ira violenta, fece proprie tutte le caratteristiche dell’arcangelo e ancor più adirato, colpì Abele con una pietra e lo uccise. E così accadde il primo fratricidio. La condizione sostanziale fallì. La prima famiglia vide adulterio e omicidio.
Se Caino si fosse arreso ad Abele, essi avrebbero posto la fondazione di sostanza in aggiunta alla fondazione di fede. Il Messia sarebbe giunto sulla fondazione familiare per il Messia. Ma l’assassinio di Abele fu la ripetizione della caduta. Fu come se l’arcangelo avesse dominato Adamo un’altra volta. La caduta corruppe il sangue dell’umanità, e l’omicidio ne versò il sangue.
Quindi, la provvidenza con al centro la famiglia di Adamo fu un fallimento – con l’eccezione della fede di Abele. Questo ci insegna tre lezioni.
La prima lezione è che il successo giunge dalla responsabilità condivisa tra Dio e noi. Quindi, se siamo chiamati e non facciamo la nostra parte, Dio non può interferire. Dio si relaziona in base ai risultati. La seconda lezione è che le intenzioni di Dio riguardo a determinate persone sono contingenti, mentre lo scopo di creazione di Dio nella sua interezza è assoluto. Quando Caino uccise Abele, Dio allora scelse il terzo figlio, Seth, e portò avanti il suo scopo provvidenziale attraverso Seth, anche se vi fu un ritardo nella provvidenza.
La terza lezione, osservando la relazione tra Caino e Abele, è che la strada per realizzare la volontà di Dio nella mia vita è di trovare una persona di tipo Abele e cooperare con questa. Inoltre, devo mostrare interesse, amore e comprensione verso le persone che sono di tipo Caino rispetto a me e vincere la loro fede e il loro amore.
Qui abbiamo visto che il crimine, le tragedie, le guerre e la lotta affondano le proprie radici nell’adulterio e nell’omicidio dei nostri primi antenati. La Bibbia non dipinge un’immagine felice della nostra condotta quali figli di Dio.
La Missione del Messia è di liberare l’umanità da questi due peccati, l’adulterio e l’omicidio, e di restaurare la comunità d’amore in cui possiamo tutti vivere come una famiglia di veri genitori, e veri figli, veri mariti e mogli, veri fratelli e sorelle, con tre generazioni unite sotto a Dio.
I più importanti eventi successivi nella storia di Dio riguardano un’altra famiglia, quella di Noè. Come vedete, nel Principio, analizziamo la Bibbia dal punto di vista del matrimonio e delle relazioni familiari. Il Principio apre nuove prospettive. Vi invito ad analizzare con noi la storia di Noè e dell’Arca. Grazie per l’attenzione, alla prossima.