Il concetto biblico di vita e morte e il significato della resurrezione – il Principio di Unificazione (dott. Tyler Hendricks)
IL CONCETTO BIBLICO DI VITA E MORTE E IL SIGNIFICATO DELLA RESURREZIONE. Come possiamo riconoscere Gesù quando ritorna? Per rispondere a questo, cominciamo dall’analizzare ciò che avvenne dopo la croce, la resurrezione. Quando pensiamo alla resurrezione, in genere pensiamo al ritorno dalla morte, la resurrezione fisica.
È interessante notare che la resurrezione fisica non era un concetto presente nella dottrina ebraica. Al tempo della scrittura dell’Antico Testamento, gli ebrei erano sotto al controllo della Persia, che seguiva lo Zoroastrismo.
Il Principio di Unificazione chiarisce il significato di resurrezione attraverso un’attenta lettura della Bibbia. Cosa significa resurrezione? Significa tornare nuovamente in vita, quindi analizziamo prima cosa intendiamo per “vita” e “morte” nel testo biblico.
Ecco il quindicesimo video della serie sul Principio di Unificazione, realizzata dal dott. Tyler Hendricks. Il dott. Hendricks è stato presidente del Seminario Teologico dell’Unificazione (UTS) a New York City, dal 2000 al 2010.
Benvenuti alla nostra presentazione sul significato della resurrezione. Sono il vostro presentatore, il dott. Tyler Hendricks. Nella scorsa puntata (o episodio), abbiamo visto come la mancanza di fede in Gesù di Giovanni Battista abbia portato tanta sofferenza a Gesù e all’umanità. Ma non possiamo colpevolizzare Giovanni e nemmeno le persone del tempo di Gesù, non è semplice riconoscere il Messia.
Come possiamo riconoscere Gesù quando ritorna? Per rispondere a questo, cominciamo dall’analizzare ciò che avvenne dopo la croce, la resurrezione. Quando pensiamo alla resurrezione, in genere pensiamo al ritorno dalla morte, la resurrezione fisica.
E’ interessante notare che la resurrezione fisica non era un concetto presente nella dottrina ebraica. Al tempo della scrittura dell’Antico Testamento, gli ebrei erano sotto al controllo della Persia, che seguiva lo Zoroastrismo.
Lo Zoroastrismo è una religione che ebbe un grande impatto nella formazione del Giudaismo. I concetti degli spiriti malvagi, di Satana, degli angeli, della resurrezione fisica, del Giudizio universale, il cielo e la terra, vennero dallo Zoroastrismo. Alcuni ebrei accettarono questi, altri no. La Bibbia dice “vennero a lui dei sadducei, i quali dicono che non vi è risurrezione, e gli domandarono” [Mc 12:18]
inoltre è scritto: “i sadducei dicono che non vi è risurrezione, né angelo, né spirito; mentre i farisei affermano l’una e l’altra cosa.” [At 23:8]
Per noi, l’idea della resurrezione sfida la nostra fede nella scienza. Se dovessimo interpretare la Bibbia letteralmente, quando Gesù ritornerà, i corpi dei morti in cristo e seppelliti si risveglieranno nel corpo che avevano in vita. 1Tess capitolo 4[:16]
Ma la resurrezione dei corpi dalle tombe e l’ascesa al cielo non ha senso per una persona moderna. Come può una persona razionale credere in una tale religione?
Il Principio di Unificazione chiarisce questo attraverso un’attenta lettura della Bibbia. Cosa significa resurrezione? Significa tornare nuovamente in vita, quindi analizziamo prima cosa intendiamo per “vita” e “morte” nel testo biblico.
Nella Bibbia, è scritto che tornare in vita implica che qualcuno è morto, quindi puntualizziamo che la Bibbia presenta due concetti della morte. E Gesù si riferì ad entrambi in un versetto, Lc 9:60. C’era un seguace di Gesù che chiese a Gesù il permesso di andare a seppellire suo padre. Gesù disse “Lascia che i morti seppelliscano i loro morti”.
Il morto che viene seppellito è fisicamente morto e questo è un significato della morte. Riguardo a questo significato di morte, la vita significa il funzionamento biologico del corpo.
I morti che danno la sepoltura ovviamente non sono questo tipo di morti, non sono fisicamente morti. Allora perché Gesù li chiama ‘morti’?
Troviamo un indizio in Apocalisse 3:1, dove Gesù disse alla chiesa di Sardi, “Io conosco le tue opere: tu hai fama di vivere ma sei morto”. Da questo possiamo capire che i ‘morti’ sono coloro che hanno rifiutato Gesù, coloro che si sono allontanati dall’amore di Dio e vivono sotto all’influenza di Satana.
Significa che sono spiritualmente morti. I ‘vivi’, da questo punto di vista, sono coloro che vivono nell’amore di Dio, attraverso Gesù. Come Gesù disse in Giovanni 11:25, “chi crede in me, anche se muore, vivrà”.
Allora, potremmo chiederci “Qual è il significato della morte causata dalla caduta di Adamo ed Eva?” Dio creò fisicamente il corpo degli esseri umani come parte del mondo naturale, quindi invecchiare e morire sono eventi naturali. Quindi, la morte di Adamo, la morte fisica di Adamo all’età di 930 anni non fu il risultato della caduta. Il corpo fisico è come un abito per il corpo spirituale. Esattamente come ci cambiamo i vestiti quando diventano sporchi, abbandoniamo il corpo alla morte e lo spirito si separa e continua a vivere per l’eternità nel mondo spirituale.
Quindi, se la morte causata dalla caduta non fu la morte fisica, non possiamo che concludere che fu l’altro tipo di morte, la morte spirituale, la separazione da Dio e la schiavitù sotto Satana.
In Genesi 2:17, Dio disse ad Adamo che sarebbe morto il giorno in cui avrebbe mangiato del frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male, il giorno stesso. La morte causata dalla caduta non fu la morte fisica del corpo, che avvenne molto tempo dopo e fu un evento naturale, ma la morte causata dalla caduta fu la morte spirituale, la perdita dell’amore di Dio e la schiavitù sotto Satana.
Nella prima lettera di Giovanni, capitolo 3, versetto 14, è scritto che chi non ama rimane nella morte. Quando parliamo dell’amore di Dio, se non sappiamo come amare il nostro prossimo, non importa quanto meravigliosa sia la nostra vita sulla terra, siamo morti.
Troviamo questo concetto in Rm 6:23, “perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna” e in Rm 8:6, “ciò che brama la carne è morte, mentre ciò che brama lo Spirito è vita e pace”.
Al contrario, anche quando la vita fisica di una persona termina, se il suo corpo spirituale è vivo nella dimensione dell’amore di Dio (in cielo), egli è vivo. Quando Gesù disse “chi crede in me, anche se muore, vivrà” [Gv 11:25], egli intendeva dire che per coloro che vivono nella fede sotto alla sovranità di Dio, quando muoiono e il loro corpo diventa polvere, il loro spirito dimorerà per sempre con Dio.
Quindi, la resurrezione non significa il ritorno del corpo fisico. Persino Gesù, il cui ritorno sulla terra fu un evento straordinario, non fuorviò affatto il principio, come vedremo in seguito, e rimase sulla terra solo per 40 giorni.
La resurrezione è un concetto più grande, per cui le persone morte spiritualmente a causa della caduta passano nella dimensione divina e restaurano se stesse. Noi ci restauriamo nella misura in cui ci pentiamo dei nostri peccati e diventiamo persone migliori di ieri. Questa è la resurrezione.
Gv 5:24 dice: “chi ascolta la mia parola e crede a Colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.” Questo versetto spiega il significato della resurrezione.
Molti hanno creduto che la morte fisica non fosse naturale, che fosse dovuta al peccato originale. Poiché la Bibbia definisce la resurrezione come il ritorno dalla morte alla vita, i credenti hanno pensato che la resurrezione fosse il ritorno in vita dei santi che erano fisicamente morti.
Ma in realtà la Bibbia spiega qualcosa di diverso, la morte fisica è naturale, la resurrezione significa separarsi dalla prigionia di Satana, rinascere spiritualmente come figli di Dio e far crescere lo spirito attraverso buone pratiche spirituali; questo è il processo della resurrezione. Ma, cosa dire di coloro che sono già andati nel mondo spirituale? Esiste un processo di rinascita e resurrezione per loro? E cosa ha a che fare con la vita sulla terra per noi? La nostra prossima presentazione sarà su queste importanti domande. Grazie per la vostra attenzione, che Dio vi benedica.